STO ALLA PORTA E BUSSO: MI APRI?

Mercoledì 6 marzo, con il rito di imposizione delle Sacre Ceneri, iniziamo  il tempo di Quaresima. Ci incamminiamo verso la Pasqua. Questi quaranta giorni sono un provvidenziale dono del Signore ed una preziosa possibilità per avvicinarci a Lui, rientrando in noi stessi e mettendoci in ascolto dei suoi interiori suggerimenti.

Nel libro dell’Apocalisse troviamo queste parole, ispirate dall’amore, rivolte da Gesù a ciascuno di noi: “Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.”

È una cena romantica al lume di candela. C’è l’intimità piena. Gesù rinnova proprio a te la sua proposta d’amore.

Un giorno, un pittore realizzò un quadro che ritrae Gesù che bussa alla porta di una casa. Quando il dipinto fu mostrato agli amici, uno dei presenti fece notare al pittore che il quadro aveva un dettaglio sbagliato perché la porta alla quale stava Gesù non aveva la maniglia. Il pittore rispose che lo  aveva fatto apposta, perché quella porta si apre solo dall’interno. Questo vuol dire che, se noi non apriamo quella porta, Gesù starà lì a bussare fino alla fine della nostra vita. Sono però certo che noi non lo faremo aspettare!

Viviamo bene questo tempo santo della Quaresima. Accettiamo l’invito che la Chiesa ci rivolge a fare un bagno salutare nella Passione di Cristo. È scritto nel Vangelo che a Gerusalemme esisteva una piscina miracolosa e chi vi si gettava dentro quando le sue acque erano agitate veniva guarito.  Noi dobbiamo e vogliamo ora gettarci nella “piscina”, o meglio nell’oceano della passione di Cristo, perché tale essa è, per essere guariti.

Gesù ha preso su di sé tutti i peccati del mondo. È scritto: Egli portò i nostri peccati nel suo corpo. Gesù soffre  e muore e risorge per noi, per i nostri peccati, per donarci la vita vera.

Il tempo di Quaresima si apre con l’invito di Dio, che dice, per mezzo del profeta Gioele: «Ritornate a me con tutto il cuore» (2,12). Se bisogna ritornare è perché ci siamo allontanati. È il mistero del peccato: ci siamo allontanati da Dio, dagli altri, da noi stessi. Non è difficile rendersene conto: tutti vediamo come facciamo fatica ad avere veramente fiducia in Dio, ad affidarci a Lui come Padre, senza paura; come è arduo amare gli altri; come ci costa fare il nostro vero bene, mentre siamo attirati e sedotti da tante realtà materiali, che svaniscono e alla fine ci lasciano poveri.

Animati da un forte impegno di preghiera, decisi a uno sforzo più grande di penitenza, di digiuno e di attenzione d’amore ai fratelli, incamminiamoci verso la Pasqua, accompagnati dalla Vergine Maria, Madre della Chiesa e Regina della Pace. Buon cammino!

 

Ecco alcune consigli pratici per vivere bene il Tempo di Quaresima

  • LA PREGHIERA PERSONALE E IN FAMIGLIA

Riscopriamo la bellezza del dialogo con Dio. Impegniamoci a trovare il tempo per pregare. Sarebbe bello pregare ogni giorno il SANTO ROSARIO da soli o con tutta la famiglia e leggere qualche versetto del VANGELO: è GESÙ che viene e parla a noi.

  • LA SANTA MESSA DOMENICALE

La DOMENICA è il giorno della RISURREZIONE DI GESÙ, la Pasqua della settimana. Nell’Eucarestia incontriamo e ci nutriamo di Gesù realmente presente con il suo CORPO, il suo SANGUE, la sua ANIMA e la sua DIVINITÀ nelle specie eucaristiche. Nessuno è obbligato! E’ un gesto di fede! È un atto di amore!

  • LA CONFESSIONE

Gesù Cristo è morto e risorto per liberarci dal peccato. Riscopriamo il SACRAMENTO della Penitenza. Che bello iniziare la Quaresima con la confessione.

  • IL DIGIUNO

Torniamo all’ESSENZIALE! Siamo continuamente bombardati da mille cose superflue. Iniziamo a togliere quanto non è utile alla nostra vita quotidiana personale, famigliare e di rapporto con gli altri. TOGLIAMO spazio alla televisione, all’uso eccessivo del cellulare, alle chiacchiere inutili, ai giudizi cattivi sugli altri, alle divisioni, alle volgarità, alle bestemmie, al fumo, all’alcool, alla pornografia, a tutto ciò che ci fa schiavi. Troveremo più spazio e tempo per Dio e per gli altri. Al venerdì non si mangia carne. Il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo sono giorni di digiuno (pane e acqua o un solo pasto sobrio).

  • LA FAMIGLIA

La Quaresima ci offre l’occasione per dialogare di più in famiglia. Niente cellulare a tavola. Spegniamo la televisione: troppe chiacchiere vuote e bugiarde! È bello imparare ad amare la famiglia e la casa. Si può ancora cambiare finché c’è tempo. Doniamo un po’ di tempo a chi è solo, a chi è ammalato. Una visita ai genitori, ai nonni o agli zii riempie il cuore. Una buona parola rianima le ossa, dice la Sacra Scrittura.

  • LA CARITÀ

Alla fine della sua vita San Paolo scriveva: “mi sono sempre ricordato dei poveri” (Gal 2,10). Non chiudiamo il cuore ai nostri fratelli e sorelle in difficoltà. Dio ama chi dona con gioia.

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